L’Agenzia Europea dell’ambiente (AEA) avverte che in Europa siamo esposti a livelli di bisfenolo A oltre la soglia di sicurezza.
Attraverso un nuovo studio di biomonitoraggio dell’Aea, emerge che i cittadini europei sono esposti ad un quantitativo rischioso di bisfenolo A (o BPA). Si tratta di una sostanza chimica presente soprattutto negli imballaggi degli alimenti e delle bevande.
Allarme bisfenolo A
L’Agenzia europea per l’ambiente ha lanciato un allarme per quanto riguarda un’esposizione “ben al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza sanitaria”. Il bisfenolo A è una sostanza chimica utilizzata in contenitori alimentari di plastica e metallo, bottiglie riutilizzabili ma anche nei tubi dell’acqua potabile.
Il bisfenolo A è stato definito dall’Agenzia europea per l’ambiente come una sostanza tossica per la riproduzione. “Stiamo assistendo a un cambio di paradigma. I nuovi approcci metodologici stanno avvicinando le posizioni”, commenta Magnus Lofstedt.
La sostanza rappresenterebbe quindi “un potenziale rischio per la salute di milioni di persone“, per cui la direttrice esecutiva dell’Agenzia Ue per l’Ambiente, Leena Ylä-Mononen, ha invitato le istituzioni a “intraprendere maggiori azioni per limitare l’esposizione alle sostanze chimiche” potenzialmente dannose.
La proposta della Commissione Ue
A seguito della segnalazione dell’Aea, Bruxelles sta lavorando su un regolamento per vietare l’uso del bisfenolo A nei materiali a contatto con gli alimenti.
Le nuove norme – che verranno presentate nei primi mesi del 2024 – sono volte a raccogliere i risultati raccolti dalle principali agenzie di regolamentazione negli ultimi anni sulle conseguenze nocive della sostanza chimica.
Il provvedimento dovrebbe contenere anche una serie di regole per evitare la sostituzione del bisfenolo A con altre sostanze altrettanto nocive.